halloween mirabilandia


gli zombi di mirabilandia halloween 2015... di byHoRRoRJASON E'STATO UN PIACERE VEDERE E SFIORARE TUTTI QUESTI AMABILI MOSTRICIATTOLI CHE SI SONO IMPEGNATI AL MASSIMO PER IL PIACERE DEI VISITATORI DEL PARCO MIRABILANDIA...BRAVI

venerdì 27 marzo 2015

L'ALTRO INFERNO
(THE OTHER HELL)

di 
Bruno Mattei
Horror del 1981 diretto da Bruno Mattei (che usa lo pseudonimo Stefan Oblowsky) e scritto insieme a Claudio Fragasso, in cui tedio e povertà di mezzi la fanno da padroni assoluti. Il film coniuga il filone dell'orrore demoniaco con quello dei film "conventuali" e scimmiotta Argento a più non posso. In un convento il maligno domina incontrastato. La madre superiora ed altre suore si dedicano a strani riti alchemici fin quando iniziano delle orrende morti a catena. Un esorcista perisce nel tentativo di esorcizzare il luogo ed il suo giovane sostituto decide di indagare a fondo sui misteri e sulle strane morti. Nel finale, addirittura, spuntano fuori pure gli zombi (mah!). Dotato di una sceneggiatura inesistente, confuso più che mai e denso di dialoghi e situazioni improbabili, "L'Altro Inferno" è un prodotto raffazzonato e noioso che ricicla il set appena utilizzato, dallo stesso Mattei, per il film “La vera storia della monaca di Monza”. C'è qualche scena splatter ben riuscita e la fotografia (quando non risulta sovraesposta) riesce a creare un certa atmosfera infernale con l'uso di luci dai colori intensi. Buone anche le musiche (riciclate) dei sempre bravi Goblin. Ma la lentezza cronica del film e la sua illogicità completa inficiano sul risultato finale. Per la sagra del ridicolo c'è da segnalare l'incredibile scena in cui un prete si muove furtivo in un lugubre corridoio dove sono impiccate delle bambole. D'improvviso una suora urlante gli si getta addosso e lui la schiva per un pelo lasciandola cadere a terra. Poi, come se nulla fosse stato, il "nostro" prosegue per la sua strada lentamente, senza neanche degnare di uno sguardo la suora invasata che lo ha appena assalito. Beh…io, come minimo, un po' mi sarei preoccupato…ma questi restano i misteri del cinema di Mattei