ABERRATION
di Tim Boxell

Una donna acquista una casa in una zona di montagna, sperduta ed innevata, e lì si reca con il suo gatto come unica compagnia. Presto però la sua tranquillità sarà interrotta da strani eventi e furtive visite da parte di guizzanti “cose” sconosciute. Con l'aiuto di un biologo, la donna scoprirà con orrore che le “cose” altro non sono che lucertole, più precisamente gechi, mutati geneticamente, ingigantiti ed estremamente affamati. Horror neozelandese del 1997 che miscela sangue ed ironia nello stile, che ormai ha fatto scuola nell'ex colonia britannica, del celebre Peter Jackson. Ogni momento d'orrore è infatti subitaneamente sdrammatizzato da eventi comici o buffi comportamenti da parte dei protagonisti, anche se spesso le gags non vanno a segno come desiderato. Tim Boxell, con all'attivo soprattutto produzioni televisive, dirige professionalmente la vicenda ma, nonostante alcune roboanti corse con la steadycam, il suo stile risulta piuttosto impersonale ed il cast si adegua al livello medio del prodotto, senza particolare impegno. Buona la fotografia, specie negli esterni innevati, e divertenti gli effetti speciali, nonostante i gechi mutanti siano a volte grossolani per fattura e movenze, che non lesinano in splatter baracconesco. “Aberration” è un b-movie tutto sommato onesto, che regala un discreto intrattenimento, ma che purtroppo risulta spesso prevedibile nei suoi meccanismi e che sopperisce alla mancanza di mezzi con trovate parodistiche raramente efficaci