halloween mirabilandia


gli zombi di mirabilandia halloween 2015... di byHoRRoRJASON E'STATO UN PIACERE VEDERE E SFIORARE TUTTI QUESTI AMABILI MOSTRICIATTOLI CHE SI SONO IMPEGNATI AL MASSIMO PER IL PIACERE DEI VISITATORI DEL PARCO MIRABILANDIA...BRAVI

venerdì 27 marzo 2015

ANGEL NEGRO
(BLACK ANGEL)
di Jorge Olguin
Esordio nel 1999 di Jorge Olguin (“Sangre Eterna”), giovane precursore del cinema horror in Cile, con un lungometraggio che mescola rape/revenge e slasher, non disdegnando strizzate d'occhio allo stile di Dario Argento. Un giovane anatomo-patologo si trova ad effettuare autopsie sui corpi dei suoi ex-compagni di scuola che stanno morendo misteriosamente, uno ad uno. Spaventato e, soprattutto, convinto che un terribile episodio del passato sia la causa di questa serie di decessi, inizia ad indagare per risalire all'origine dei delitti. Verrà a galla una terribile verità. Un budget di soli 20.000 $ e poche locations, per un film realizzato in economia ma non senza una prima parte dotata di atmosfere opprimenti e scelte fotografiche dai toni spenti e plumbei, che rendono tangibile il forte senso di disperazione e minaccia incombente. Jorge Olguin mostra una buona capacità di messa in scena, una sicura gestione degli attori ed un interessante stile visivo, legato a canoni classici di regia, ben diverso dallo stile da videoclip che adotterà nella sua opera seconda “Sangre Eterna”. Purtroppo la nota dolente è la sceneggiatura, decisamente approssimativa specie nella seconda parte di film, in cui è evidente un calo generale di tono che coinvolge anche la suspense e la qualità globale del girato. Probabilmente il budget ha subito tagli sostanziosi così come i tempi di realizzazione sono stati accelerati palesemente. Il film ottenne un buon successo in patria, smuovendo l'interesse dell'instancabile Troma che ne ha curato successivamente la distribuzione in home-video negli States, col titolo “Black Angel”. In definitiva un prodotto interessante, seppur impreciso ed acerbo per molti aspetti, che merita di esser recuperato in quanto testimonianza di un giovane ed esuberante regista in grado di portare in alto un genere cinematografico totalmente ignorato nel suo paese