ALLUCINAZIONE PERVERSA
(JACOB'S LADDER)
di Adrian Lyne
(JACOB'S LADDER)
di Adrian Lyne
Jacob Singer, reduce del Vietnam tormentato dai ricordi di guerra e dalla morte del figlioletto, incomincia a vedere strani esseri ovunque: la metropolitana e le strade di New York si rivelano luoghi non più tranquilli e tutti, compresa la sua compagna, sembrano avere qualcosa da nascondere. Scoprirà che anche i suoi ex-commilitoni hanno lo stesso problema, e che a tutti loro fu somministrata una potente sostanza in grado di aumentare la ferocia durante i combattimenti. Comincia come l’ennesimo “Vietnam movie”, ma ben presto il film si trasforma in un viaggio perverso e allucinante dentro i meandri della psiche umana: da un regista mediocre come Lyne non ci si aspettava un’opera così densa, profonda e ricca di significati come questa. Dimenticate l’insopportabile stile patinato di robe come “Flashdance” e “Nove settimane e mezzo”: qua il regista dimostra di saperci fare, e sa condurre il gioco fino all’ambigua soluzione finale. Un horror adulto, quindi, suggestivo e coinvolgente: tutte qualità rare negli ultimi anni. Semplicemente perfetto Tim Robbins; in un ruolo di contorno figura Eriq LaSalle, futuro dottor Benton di E.R..
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RECENSIONE DI
GIACOMO CALZONI