halloween mirabilandia


gli zombi di mirabilandia halloween 2015... di byHoRRoRJASON E'STATO UN PIACERE VEDERE E SFIORARE TUTTI QUESTI AMABILI MOSTRICIATTOLI CHE SI SONO IMPEGNATI AL MASSIMO PER IL PIACERE DEI VISITATORI DEL PARCO MIRABILANDIA...BRAVI

venerdì 27 marzo 2015

ALTERED
di Eduardo Sánchez
Non si scherza con le domande.
Questo è meglio dirlo subito, per cominciare. Sì, perché magari i protagonisti del film di Eduardo Sánchez , nelle loro fantasiose vite da personaggi, prima che tutto avesse inizio, prima che tutto diventasse un inferno, se l'erano chiesti: "Esistono gli alieni?" Per gioco, senza troppe pretese. Seduti al bar del paese, tra una risata e l'altra, una birra e l'altra, una sigaretta e l'altra, c'era pure scappato, forse, quest'argomento. O forse no. Magari non gliene era mai fregato un cacchio. In ogni caso, gli alieni li hanno incontrati. Non si scherza con le domande. E non si scherza con la vendetta. Esistono gli alieni, questo i nostri cinque protagonisti hanno avuto modo di scoprirlo. E hanno scoperto anche che sono cattivi. Molto cattivi. Spietati, diabolici, forti come dieci di loro e affascinati dalla sperimentazione selvaggia sulla cavia essere umano. Cinque protagonisti... No, facciamo quattro. Perché uno c'è restato secco, sotto i ferri marziani. La giustizia che tenteranno di farsi gli altri e il conseguente disastro sono “Altered”. “Altered” che angoscia. Raccontato in un'ora e mezza che dura una notte nella finzione filmica, pressato in un appartamento che è la prigione improvvisata per l'alieno catturato dal manipolo di scampati alla terminazione scientifica, schiacciato sotto il peso di un cielo stellato che nasconde il nemico deciso a rimediare allo smacco, “Altered” angoscia parecchio. Perché quei quattro se la fanno sotto per tutta la pellicola. Lo sanno che è stato un errore cedere all'impulso di restituire parte della sofferenza subita. Lo sa perfino il più deciso di tutti, quello che finge ancora di appartenere alla razza più potente dell'intero universo. Lo sa anche lui, che gli alieni sono pericolosi. Che non bastano fucili, pistole e parolacce. Che non basterebbero cannoni e missili e carriarmati. Che se sei nato umano, allora la tua è la seconda forma di intelligenza vivente. O magari la terza. Chissà. Non c'è scampo, in “Altered”. L'affronto della rivolta alla specie superiore aliena è narrato con violenza ricca di splatter e momenti di puro panico. Regna sovrana una piacevole atmosfera da b-movie anni '80, fatta di quel tanto che basta a divertire e spaventare senza assurdi stafalcioni da pretenzioso colossal. E non c'è fretta, la tensione è perfettamente diluita, come pure le psicologie dei personaggi (per quanto elementari) ben delineate. Un prodotto strutturalmente ineccepibile, che non molla mai la presa e scricchiola solo un pochino nel finale troppo ambizioso a livello visivo. Colpisce soprattutto la sceneggiatura, che ha molto da dire e lo dice bene, che non usa flashback per descriverci un passato fondamentale a capire il presente agire dei personaggi. Usa solo parole. E non è facile. La terza forma di intelligenza vivente, dicevamo. Chissà. Già, meglio non sapere. Meglio vivere a testa bassa, non porsi quesiti sulla presunta esistenza di chi ci abita sopra. Meglio starsene al caldo tra le braccia di mamma, proprio come dice uno dei nostri quattro disgraziati, e lasciare la curiosità fuori dalla porta del mondo dato e conoscibile. Voglio la mamma, dice lui. Ma lo dice quando è troppo tardi.

RECENSIONE DI

BASHFUL