halloween mirabilandia


gli zombi di mirabilandia halloween 2015... di byHoRRoRJASON E'STATO UN PIACERE VEDERE E SFIORARE TUTTI QUESTI AMABILI MOSTRICIATTOLI CHE SI SONO IMPEGNATI AL MASSIMO PER IL PIACERE DEI VISITATORI DEL PARCO MIRABILANDIA...BRAVI

venerdì 27 marzo 2015

AVPR - ALIENS VS PREDATOR 2
(AVPR : ALIENS vs PREDATOR - REQUIEM)

di Colin & Greg Strause
Il Celebrity Death Match continua. Dopo “Alien vs Predator”, i due più famosi mostri dallo spazio profondo tornano a darsele di santa ragione, e proprio qui, sulla Terra. Ce ne frega qualcosa? Io direi di no. E, a dir la verità, nemmeno ai contendenti interessa molto il nostro tifo. Facciamo che loro sono due ubriaconi qualunque che cominciano a picchiarsi in strada per chissà quale motivo. Dal marciapiede, una spinta tira l'altra, finiscono dritti in una cristalleria, una di quelle botteghe in cui pure uno starnuto può costarti cocci sul pavimento. La rissa è alle stelle, ancora spinte, calci, pugni, e intanto Crash!, Bam!, Sram!, tutto il negozio è un tappeto di frammenti scintillanti. Ecco, quei frammenti, ex-vasi, ex-bicchieri, ex-altro, sono la vera storia di “Alien vs Predator 2” . Non gli ubriaconi. La cristalleria. Salta subito all'occhio, anche all'occhio guercio dello spettatore sprovveduto, che le icone fantascientifiche di cui sopra altro non sono che due ubriaconi qualunque. Appunto. E' importante il casino che fanno, i cocci che creano. Non il nome che portano. La nostra cristalleria è una cittadina americana, comunque. Location a cui siamo abituati. Casette a schiera, parcheggio sempre di fronte al giardino, locali dove cameriere col cartellino servono hamburger anche alle 6.00 a .m. Mettiamoci un boschetto a circondare l'ambaradam di cemento e asfalto, aggiungiamo personaggi con banalissime diatribe familiari, bellocci adolescenti, e siamo a posto.
La cristalleria è pronta. E i cocci, ripeto, avrebbe potuto farli qualunque ubriacone. Avp2 è divertente e lascia il segno. In sé, avrebbe dovuto essere l'ennesima prova di come l'horror possa cadere in basso, l'horror da BlockBuster che senza alcuna vergogna oltraggia vecchi e gloriosi mostri sacrosanti per appiccicare un titolo di sicuro successo a trame vuote e inconcludenti. E invece, AvP2 fallisce. E fallendo, paradossalmente, diventa un buon film.
Le creature che avrebbero dovuto tenere la scena latitano. A momenti, in alcune sequenze particolarmente buie, è perfino difficile distinguerle l'una dall'altra. Si azzuffano, Alien e Predator, come i due ubriaconi, e alla fine scompaiono. A conquistare il palcoscenico è il casino che fanno nel frattempo. Per questo fallisce, per questo è un buon film. Dimostra, direi non volendo, che di risvegliare vecchie glorie non c'è alcun bisogno. Dimostra che l'importante è avere degli ubriaconi (i mostri) e dei cocci (gli umani). In AvP2 si torna a respirare aria buona anni Ottanta. Gli ingredienti sono infallibili: orrendi esseri dallo spazio che si nascondono nelle fognature, ragazzotti in età scolare e sceriffi e bambini curiosi, parti deformi, sangue, molto sangue, eroe dannato ed eroina sua moglie, l'esercito che fa finta di salvare tutti e invece mira solo a sedare l'isteria generale per il "bene del paese". Tutto il resto è lì per caso. Alien e Predator sono qui per pura fatalità. Loro che si sono, in passato, meritati intere saghe, loro che hanno personalità da riempirci una enciclopedia sull'argomento, sono nulla nella nostra cristalleria. E va bene così. Perché ci si diverte un casino, ripeto. E anche perché la fissazione per il ripresentare, rimescolare, rimaneggiare, che è tipica del periodo che viviamo, subisce un colpo fortissimo, finendo col produrre un eccellente film di intrattenimento che non necessitava di alcuna etichetta. Finendo col dimostrare palesemente, insomma, l'inutilità della vorace ripetizione nomastica da cui proviene.

RECENSIONE DI

BASHFUL